5 anni da minimalista, ecco cosa ho imparato fino ad ora
5 anni da minimalista, ecco cosa ho imparato fino ad ora
Non mi ricordo una data precisa in cui ho iniziato a seguire la vita da minimalista, ma so che 5 anni fa qualcosa mi ha smosso e mi ha fatto iniziare ad intraprendere questa strada. Come dico sempre, il minimalismo è un percorso, e nel mio caso è stato un percorso molto lento, che ha avuto ogni tanto delle accelerazioni.
Ci vuole tempo perché la mente possa elaborare correttamente certi concetti, e distruggere i pre-concetti che la società, i media, i nostri genitori ci hanno insegnato. Ecco perché non bisogna avere fretta, ma piantare i semi all’interno della propria mente e dargli lo spazio perché fioriscano.
Vita da minimalista, l’inizio del percorso
Ovviamente quando ho intrapreso questo percorso di vita da minimalista, non mi sarei mai immaginato che la ricerca verso ciò che è essenziale mi avesse portato fin dove sono arrivato ora. E penso che forse è anche questo il bello della vita: sai che la tua scelta avrà delle conseguenze, ma non sai bene come e in che forma esse avverranno.
Per comodità, facciamo finta che oggi sia il mio anniversario di vita da minimalista. Ecco cosa ho scoperto fino ad ora, dopo 5 anni che cerco cosa sia davvero essenziale nella vita. Parto dicendo che non ho ancora trovato il cuore, la vera essenza della vita, ma solo alcune strade che è possibile percorrere.
Minimalismo e materialismo
Appena ci si avvicina alo stile di vita da minimalista, ci si scontra immediatamente con il tema del materialismo. Scegliere di avere meno oggetti materiali, ma più studiati e di maggiore qualità, è la prima strada che si intraprende quando si inizia il percorso da minimalisti, o almeno è quella che ho intrapreso io. È affascinante l’idea di avere pochi oggetti, di maggior valore, che avendo il giusto spazio ne acquisiscono ancora di più.
Il rapporto con i propri oggetti, e quelli che si desiderano, cambia quando inizi a vivere in modo minimalista. Inizi ad apprendere la capacità di aspettare, e selezionare ciò che davvero desideri, ma sopratutto aumenti la capacità di auto ascolto. Mentre prima acquistavo in modo inconsapevole, quasi automatico, durante il percorso da minimalista ho iniziato ad acquistare in modo diverso. Prima di scegliere se comprare un oggetto o no mi interrogo sull’utilizzo effettivo che ne farò.
Diverse tipologie di acquisto
Cambiare questo modo di pensare mi ha aperto la mente e le porte verso molte altre tipologie di acquisto che prima non prendevo minimamente in considerazione. Come ad esempio la possibilità di noleggiare, chiedere in prestito o acquistare usato. In base alla tipologia di utilizzo che farò del bene di cui ho bisogno, scelgo la tipologia di acquisto e ottimizzo in questo modo ancora di più il mio budget.
Ho scoperto poi nel tempo che questo approccio ha addirittura un nome ed una gerarchia, che prende il nome di Buyerarchy of Needs: la “piramide” ideata da Sarah Lazarovic. La scrittrice canadese, ha infatti creato una piramide che esprime i vari step da seguire prima di effettuare un acquisto. Come si può vedere dalla foto in basso, l’acquisto (buy) è solo l’ultimo e piccolissimo gradino da prendere in considerazione. Prima di arrivare lì, bisogna percorrere tutta la scala, che è disposta in questo modo.
- Utilizzare ciò che si ha già
- Usare le cose in prestito
- Scambiare
- Scegliere usato
- Autoproduzione
- (solo infine) comprare
Penso che questo modo di pensare derivi dal fatto che, abituandosi a eliminare oggetti dalla propria vita, si inizia a vedere anche l’acquisto come qualcosa di più impegnativo. Una persona che persegue una vita da minimalista, sa che molto probabilmente quell’oggetto che gli serve in quel momento sarà prima o poi da eliminare, e si interroga quindi su quanto presto avverà l’eliminazione dell’oggetto in questione.
Più valore alla qualità delle esperienze
Prendo l’esempio della tavola da snowboard. Quando iniziai a fare snowboard, non vedevo l’ora di acquistare la mia tavola, senza curarmi se sarei andato frequentemente o meno a sciare. Col passare del tempo, la tavola sono riuscito ad utilizzarla sempre meno, non avevo valutato la sostenibilità dello sport. Inoltre, oltre alla tavola ho dovuto acquistare anche il porta sci per lo snowboard, troppo ingombrante nei viaggi in macchina.
Per non parlare della sciolina, da fare una volta ogni tanto. Insomma, sommando tutte le spese, per le volte che sono andato, mi sarebbe convenuto noleggiarla di tanto in tanto, per scegliere eventualmente di acquistare una tavola davvero bella solo se mi rendessi conto che lo snowboard è uno sport sostenibile per li mio stile di vita da minimalista.
Ma il guadagno a cui mi riferisco non è solo in termini economici, anzi è rivolto sopratutto all’esperienza. Non avere la tavola tra i piedi durante tutto l’anno in cui non si utilizza, fare viaggi più comodi senza attrezzatura ingombrante e scegliere diverse tavole per conoscere meglio il proprio stile di snowboarding di volta in volta. Concludendo questo esempio, ho iniziato a vedere i vantaggi e benefici del noleggio in modo totalmente diverso.
Questo viaggio verso il materialismo mi ha portato a cambiare anche il mio approccio con i regali. Quando decido di fare un regalo cerco sempre di fare qualcosa di significativo ed utile, cercando di ascoltare più possibile la persona a cui voglio fare il regalo. Preferisco fare meno regali durane l’anno, ma di maggior valore. E così, la capacità di ascolto che ho sviluppato per me stesso, ho iniziata a svilupparla anche per le persone che fanno parte della mia vita.
Più valore alla sostenibilità
Tutto questo percorso sulla filosofia minimalista e materialismo mi ha portato, infine, a dare un valore molto maggiore alla sostenibilità. Sia il tema del minimalismo per sostenibilità ambientale, sia il tema della sostenibilità in generale. Ogni volta che faccio una scelta, sia materiale che a livello di impegno, mi domando infatti se si tratta di una scelta sostenibile nel lungo periodo. Come abbiamo visto nell’esempio di prima sulla tavola da snowboard, penso sempre se ciò che sto facendo, sia in termini di impegno che economici è davvero sostenibile con il mio stile di vita attuale.
Questa è una delle sfide più grandi, perché le cose cambiano spesso e volentieri nella vita, e magari ciò che è sostenibile oggi non lo sarà domani. Ma pormi sempre questa domanda mi aiuta comunque a fare i conti con il presente, e sopratutto con la persona che sono e che potrei diventare in questo percorso sulla vita da minimalista.
Minimalismo digitale
Un altro tema che mi sono ritrovato ad affrontare da quando ho iniziato la mia vita da minimalista, è il tema del minimalismo digitale. Il mondo digitale non ha niente di troppo diverso da quello fisico, e per questo motivo va trattato allo stesso modo, con lo stesso riguardo. Con il digitale le cose si complicano ulteriormente, perché la quantità di dati, informazioni e materiale è infinitamente maggiore rispetto a ciò che può contenere il nostro piccolo mondo fisico.
Inoltre i costi sono spesso più accessibili, e così ci si ritrova con un’infinità di materiale a propria disposizione. Così tanto, che non si sa più cosa scegliere. Una delle sfide più grandi dell’essere umano moderno consiste proprio, secondo me, nella capacità di scegliere tra le infinite ed allettanti possibilità che il mondo moderno offre. Penso infatti che il minimalismo sia fondamentale per una vita appagante nella società moderna, e te ne parlo in modo approfondito in questo articolo.
Minimalismo e tempo
Iniziando a lavorare su ciò che è materiale, e digitale, ci si rende conto però che la vita da minimalista è qualcosa di ancora più grande, e ci si inizia a concentrare anche sulla qualità della propria vita da minimalista. La nostra vita è infatti costituita non solo dalla materia, ma anche dal tempo e dalle energie. Essere minimalisti in senso materiale, ma avere sempre l’agenda piena di impegni, significa non immergersi completamente nel percorso da minimalisti, perdendosi così, la parte migliore del viaggio.
La selezione di ciò che porta vero valore all’interno della nostra vita va fatta infatti anche e sopratutto con gli impegni che prendiamo ogni giorno. Riuscire a scegliere tra le numerose attività da fare durante la giornata, solo quelle che portano vero valore all’interno della nostra vita, può migliorare drasticamente la qualità delle tue giornate.
Per questo motivo un vero minimalista fa fatica ad accettare un lavoro poco soddisfacente, che occupa per di più gran parte della propria giornata. Per questo motivo, in un percorso da minimalisti, è importante considerare il tema del life design, che ti invito ad approfondire tramite il nostro articolo.
Minimalismo esistenziale
Ma, come ti ho anticipato all’inizio, quello che ho imparato dopo 5 anni di vita da minimalista è che il minimalismo può essere esteso ancora oltre, andando a toccare parti sempre più profonde e importanti. Così, si fa un passaggio dagli oggetti agli impegni, per arrivare alla vera e propria essenza della nostra personalità, che include valori, credenze, modo di pensare. In particolare, ci si rende conto che i valori che guidano la nostra vita, se non coltivati adeguatamente, rimangono deboli e confusi.
Mi sono reso conto che non ero in grado di scegliere pochi valori, da difendere con tutto me stesso per vivere una vita integra e completa. La ricerca dei pochi valori davvero essenziali ti porta ad avere un grado di specificità più elevato. Ecco un grande beneficio che ho trovato con lo stile di vita da minimalista, qui puoi trovare invece altri 5 benefici del minimalismo sulla produttività. In questa ricerca continua dell’essenza, si diventa più specifici, e si colgono meglio le diverse sfumature che fanno parte dell’esistenza.
Minimalismo e capacità di sintesi
Un altro beneficio che ho notato, dopo 5 anni di vita da minimalista, consiste nel fatto che mi sono reso conto di come il minimalismo mi abbia permesso di raggiungere una capacità di sintesi più elevata. Riesco così a trovare quelle parole che includono più informazioni, facendo diventare le frasi dense di significato. In altre parole, ho iniziato ad ottimizzare anche il linguaggio che utilizzo, scegliendo meno frasi ma dicendo allo stesso tempo più informazioni.
Il minimalismo copre tutti gli aspetti
Concludo con la mia ultima riflessione dopo 5 anni di vita minimalista. Come ti sarai reso conto anche tu, dopo aver letto questo articolo, il minimalismo non si limita solo al materialismo, che spesso è solo la porta di accesso verso questo mondo. Al contrario, il minimalismo va a prendere la totalità della nostra vita, perché scavando sempre più a fondo, si raggiunge l’essenza, e l’essenza racchiude tutto. Vedo lo stile di vita minimalista come quello strumento che mi aiuta ad andare in profondità, e mi porta a fare sempre la stessa domanda per scavare dentro di me: “perché?“.
Founder di Mudesk. Amo la filosofia minimal e la produttività. Nella mia vita sono riuscito a raggiungere livelli di efficienza molto elevati, studiando per una magistrale in inglese e facendo altri 2 lavori più un progetto personale. Mi sono reso conto però del prezzo da pagare, così ho iniziato a cercare l’essenziale, a selezionare meglio e fare solo ciò in cui posso apportare il massimo valore.