Vita minimalista: come vivere meglio, con meno
Vita minimalista: come vivere meglio, con meno
Il minimalismo è uno dei temi principali che trattiamo su questo blog. Lo abbiamo affrontato molte volte, sia a livello di minimalismo filosofia, che minimalismo come stile di vita, oggi andiamo ancora più in profondità, andando a vedere quali sono le caratteristiche di una vita minimalista.
Condurre uno stile di vita minimalista è infatti l’ambizione di sempre più persone. Questo perché la società moderna, con l’avvento del digitale e della globalizzazione, ha portato un enorme caos e confusione nella vita di ognuno di noi. Se qualche decennio fa le risorse materiali erano costose, e spesso non acquistabili dalla maggior parte delle persone, oggi ci ritroviamo in un mondo opposto.
Vestiti, accessori, elettronica, tutto costa sempre meno, e allo stesso tempo migliora nella qualità. Per non parlare delle risorse digitali. Se prima una biblioteca molto grande e importante poteva contare su migliaia di libri, oggi una biblioteca online può contenerne centinaia di migliaia. Il limite è dato solo dal volume di libri prodotti, che risulta comunque una mole infinita. Insomma, la sovrabbondanza di risorse non può che far indietreggiare l’essere umano consapevole, che capisce che invece il vero valore si può ottenere perseguendo uno stile di vita minimalista.
Come mai scegliere una vita minimalista
Non è facile, lo abbiamo appena visto. La sovrabbondanza che regna sovrana nel nostro secolo sembra produrre più problemi che opportunità. Perché il vero problema della società moderna è proprio questo: ci sono così tante opportunità e possibilità, che nella vastità di un oceano così infinito ci sentiamo paralizzati.
Quale strada prendere? Quale strumento comprare? Dove conviene spendere il proprio tempo? Se fino a mezzo secolo fa rispondere a queste domande poteva sembrare facile, oggi non è assolutamente così. Siamo la seconda generazione al mondo che ha la vera possibilità di scegliere, perché prima, per la massa non era assolutamente così.
Fino a un secolo fa, se eri figlio di un contadino dovevi fare il contadino, se eri figlio di un macellaio il macellaio, e così via. Le persone che cercavano di intraprendere un’altra strada si trovavano spesso in grossi guai, e quei pochi che riuscivano nell’intento potevano considerarsi tra la minuscola cerchia di eletti. Ma oggi non è più così, o per lo meno non lo è in linea teorica. Perché oggi le risorse sono a disposizione di tutti, e vince davvero chi ci mette la buona volontà e l’intento.
Ma il vero e grosso, anzi grossissimo problema è: dove mettere questa buona volontà? Se ci sono migliaia di strade, tutte potenzialmente giuste e attraenti, dove bisogna andare? E così ci ritroviamo in una società che ha fatto impazzire la bussola, facendola girare in migliaia di direzioni, perché in ognuna di esse si nasconde un’opportunità allettante.
Il minimalismo come antidoto alla società moderna
Ma ecco che entra in gioco lo stile di vita minimalista, che arriva in nostro soccorso in una società sovraccarica di informazioni. Perché il primo assioma del minimalismo è proprio questo: “il trade-off è una realtà da accettare il prima possibile”. Bisogna quindi fare i conti con la realtà e dire: “bene, sono costretto a rinunciare a molte cose, anzi moltissime, ma è la realtà con cui devo fare i conti e la accetto”. Anzi potremmo dire che un vero minimalista addirittura si gasa di questo fatto, è entusiasta di poter esercitare la sua libertà di scelta.
E così, mentre la maggior parte del mondo rimane paralizzata di fronte alla mole di dati, informazioni e oggetti che ci sovrastano, chi conduce una vita minimalista riesce ad addentrarsi in questo oceano denso, scovando i tesori che la società moderna ci regala. Perché è così, la fuori ci sono davvero miliardi di opportunità, ma bisogna saperle cogliere, e un minimalista è in grado di farlo.
Un mondo pieno di distrazioni
Non è facile però nemmeno per un minimalista convinto fare i conti con la realtà. Le distrazioni sono sempre dietro l’angolo, e la tentazione di lanciarsi in nuove strade e scoprire nuovi orizzonti è spesso forte. Ma è proprio qui che risiede la forza di un vero minimalista. Chi persegue questo stile di vita sa che l’unico modo per scegliere è fare dei tentativi, e sopratutto grazie a questi tentativi conoscersi meglio. Solo conoscendosi è possibile addentrarsi nella giungla moderna, ed uscirne vincitori.
Quindi le distrazioni, per chi segue uno stile di vita minimalista, non vanno evitate a tutti i costi, ma utilizzate come strumento per capire dove vogliamo davvero andare. Fare questo tipo di percorso non è semplice, ma una volta capita l’importanza di intraprenderlo per vivere a pieno nella società attuale, non se ne può più fare a meno.
Puntare alla qualità
Perché è proprio questo il punto, il minimalismo permette di aprire le porte per una vita di alta qualità, e a cosa ambire se non a questo? Viviamo in un epoca che permette di raggiungere livelli di qualità di vita impensabili anche solo per la persona più ricca al mondo di cento anni fa. Il minimalismo è la chiave per accedere a questo tipo di qualità di vita.
Ci vuole tempo, coraggio, dedizione, ma il beneficio che si ottiene da una vita minimalista può essere immenso.
Vita minimalista, da dove iniziare
Dopo aver visto i pochi ma importantissimi motivi per scegliere di iniziare a condurre una vita minimalista, possiamo proseguire e vedere come intraprendere il minimalismo come stile di vita. Come avrai capito, il minimalismo è più una questione di mindset che altro, quindi quello che devi fare è iniziare a ragionare come un vero minimalista. Ecco alcuni schemi di pensiero, estratti dal libro essentialism, che ti possono aiutare ad iniziare a vivere una vita minimalista.
I passi concreti
Dopo aver visto questi importanti modelli di pensiero, passiamo al concreto. Cosa puoi fare da oggi per sentire i benefici del minimalismo fin da subito? Ecco quello che hanno fatto i Minimalists, la coppia di minimalisti, autori di ben due documentari su Netflix sul tema minimalismo.
Usa gli scatoloni
Uno dei metodi che hanno usato Joshua e Ryan dei Minimalists è stato quello di mettere tutto dentro dei grossi scatoloni. Ma proprio tutto, come se si dovesse fare un trasloco. Ogni scatolone lo hanno diviso per categoria di prodotto. Per circa un mese o più, Joshua ha agito in questo modo: ogni volta che gli serviva qualcosa la andava a prendere da dentro lo scatolone. Solo ciò che gli serviva davvero e di cui non poteva farne a meno. Alla fine del tempo stabilito, si è reso conto di aver utilizzato solo il 20% di tutti gli oggetti che aveva. Tutti gli altri ha deciso di venderli o donarli in beneficenza.
Forse questo è un atto un po’ estremo da compiere, ma puoi decidere di farlo più in piccolo con un tecnica intermedia per il decluttering. Fa in questo modo: prendi gli oggetti che pensi non ti possano servire, e mettili in uno scatolone. Ora, in teoria quegli oggetti dovresti darli via o buttarli, il mio consiglio però è quello di lasciarli nello scatolone per un po’. In questo modo, non li vedrai come qualcosa a cui stai rinunciando davvero, perché rimangono lì con te. Quando ti renderai conto con il tempo che non ti servono, allora sarà più facile per te darli via, e accrescere il tuo livello di vita minimalista.
Come comportarsi con gli oggetti affettivi
Un altro grosso problema per chi vuole condurre una vita minimalista, riguarda i valori affettivi. Ci sono infatti un sacco di oggetti che possediamo che non hanno alcuna funzione concreta, ma ci aiutano a far rivivere momenti passati delle nostre vite a cui siamo legati. Anche per questo “problema” per una vita minimalista, Joshua e Ryan hanno trovato una soluzione. La loro intuizione è stata questa: è vero che questi oggetti sono importanti per noi perché hanno un valore affettivo, ma è altrettanto vero che i momenti in cui ci mettiamo ad ammirarli per rivivere i momenti passati sono pochissimi nell’arco di una vita intera.
Ecco cosa hanno fatto loro. Hanno scelto solo 3 o al massimo 4 di questi oggetti che erano estremamente significativi per loro, e li hanno tenuti. Tutti gli altri, li hanno fotografati e ben archiviati, per poi darli via. In questo modo non sono andati a perdere la funzione rievocativa. Quello che hanno capito è che non sono gli oggetti ad avere quel valore magico, ma il ricordo che abbiamo di essi. Ed è per questo che anche solo una foto funziona perfettamente per svolgere questa funzione. In questo modo hanno risolto uno dei più grandi problemi per uno stile di vita minimalista.
Sostituisci invece di aggiungere
Spesso, quando compriamo un nuovo oggetto che abbiamo già, mettiamo quello vecchio in cantina, o in garage, o in un’altra stanza. Una persona minimalista invece, comprende bene quanto questo meccanismo sia poco sostenibile per uno stile di vita minimalista. Per cui, quando vuoi acquistare un nuovo oggetto, metti sempre in conto il fatto che quello vecchio andrà smaltito in qualche modo. Non esiste per un minimalista sostituire la sedia da scrivania e mettere quella vecchia in garage.
Conclusione
Abbiamo visto i passi principali da fare per condurre uno stile di vita minimalista. Ma il minimalismo è molto di più. Per questo motivo, abbiamo scritto diversi articoli sul tema, che trovi nella sezione minimalismo. Infine, i consigli che abbiamo dei Minimalists, sono stati estratti dal loro libro, ama le persone usa le cose, che ti consigliamo e ti linkiamo qua in basso. Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi supportarci, scopri come puoi farlo in maniera totalmente gratuita leggendo la sezione come lavoriamo.
- Editore: De Agostini
- Autore: Joshua Fields Millburn , Ryan Nicodemus , Roberta Scarabelli , Loredana Serratore
- Collana:
Founder di Mudesk. Amo la filosofia minimal e la produttività. Nella mia vita sono riuscito a raggiungere livelli di efficienza molto elevati, studiando per una magistrale in inglese e facendo altri 2 lavori più un progetto personale. Mi sono reso conto però del prezzo da pagare, così ho iniziato a cercare l’essenziale, a selezionare meglio e fare solo ciò in cui posso apportare il massimo valore.
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