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Lo stato di flow: il vero segreto della produttività

Lo stato di flow: il vero segreto della produttività

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In questo articolo andiamo a vedere come entrare nello stato di flow, che cosa si intende con questo termine e perché è così importante per raggiungere i massimi livelli di produttività e performance.

Spesso ci chiediamo come alcuni esseri umani, aziende e società riescano a raggiungere i risultati che ottengono. Ci sembra quasi impossibile, e spesso ipotizziamo che ciò sia dovuto a ore e ore di lavoro senza sosta, fatte di privazione di sonno e senza pausa pranzo. Ma spesso queste sono realtà distorte, e i personaggi che perseguono questo stile di vita sono destinati al bornout.

C’è invece un modo più efficace, quasi misterioso, che permette al genere umano di raggiungere imprese grandiose in pochissimo tempo: lo stato di flow. Entrare in questo stato significa accedere al potere creativo più grande presente nella vita di un essere umano, che permette di raggiungere livelli di focus fino a prima impensabili.

Lo stato di flow

Lo stato di flow può essere scambiato e confuso spesso con un momento di profonda concentrazione, ed in qualche modo ciò avviene perché è effettivamente così. Quando entriamo nello stato di flow la concentrazione è ai massimi livelli, e sembra che nulla può distrarci. La sfumatura che fa la differenza tra un profondo stato di concentrazione e lo stato di flow, è che nel secondo caso, la concentrazione è data anche e sopratutto dal fatto che troviamo molto gratificante l’attività che stiamo svolgendo.

In altre parole, lo stato di flow è un profondo stato di concentrazione che avviene quando siamo impegnati con tutto noi stessi in attività che hanno un alto valore e livello di coinvolgimento per noi. Si tratta quasi di una sensazione che proviamo nell’atto sessuale, con la differenza che in questo caso si ha a che fare con un’attività creatrice mentale.

Il segreto dei top performer

come entrare nello stato di flow

Puoi capire meglio ora come mai alcuni personaggi riescono a fare tutto ciò che fanno. Perché per loro entrare in questo stato di flow è un vero e proprio piacere mentale, e per questo motivo lo ricercano quotidianamente. A questo punto capirai bene che il significato del lavoro e della produttività assume tutto un altro significato da quello dell’immaginario collettivo.

Tra i top performer non c’è in realtà nessun individuo che si priva di sonno, cibo e attività sociali per produrre di più. Troviamo invece una serie di maestri dello stato di flow, che riescono ad accedere a questa potente dimensione e ne traggono piacere e benefici.

Lo psicologo Mihály Csikszentmihályi, ha addirittura studiato diversi vincitori del premio Nobel, arrivando alla conclusione che ciò che li accomuna è la capacità di entrare deliberatamente e volontariamente in questo potente stato di flow.

Caratteristiche dello stato di flow

Lo stato di flow può essere definito come una meditazione concentrata e finalizzata alla creazione. Per entrare in questo stato c’è bisogno di una conoscenza mentale che permetta di distinguere la meditazione dalla mindfulness. Forse è per questo motivo che ora non ti è totalmente chiaro, ma lo diventerà con la pratica e con la volontà di comprendere cosa si intende con lo stato di flow.

Praticando la mindfulness nella propria vita quotidiana, è infatti normale trovarsi in questo stato di flow, indipendentemente dall’attività che si vuole svolgere. Inoltre, il concetto di meditazione ti aiuta a comprendere come lo stato di flow non sia agitato e frenetico, ma calmo e sereno.

Questo modo di procedere concentrati, calmi e focalizzati, non è da confondersi però con la lentezza. Un individuo in uno stato di flow può essere addirittura più veloce di un individuo normale, ma la sua velocità rimarrà comunque calma e composta.

Stato di flow e produttività qualitativa

Il concetto di stato di flow è di fondamentale importanza all’interno di uno stile di produttività sano ed efficace, che noi chiamiamo produttività qualitativa, o produttività minimalista. Anzi possiamo dire che l’intero nostro concetto di produttività si basa sullo stato di flow. Riuscendo ad entrare in questo stato si riesce infatti a fare un lavoro maggiore, di migliore qualità, in meno tempo. Inoltre, la difficoltà a rimanere in questo stato a lungo porta ad interrompere necessariamente l’attività una volta esausti. In questo modo non si continua a lavorare forzatamente per produrre di più.

La propria vita diventa quindi più concentrata sull’entrare nello stato di flow, che come vedremo necessita di giusto riposo, cibo e altre accortezze che rendono in generale la vita più sana ed equilibrata. Infine, grazie alla logica del minimalismo, in cui si predilige la qualità del lavoro rispetto alla quantità, si evita di fare più del necessario, e si riesce ad entrare in uno stato di produttività qualitativa ottimale.

Come entrare nello stato di flow

prepara l'ambiente per lo stato di flow

Ora che abbiamo visto che cos’è lo stato di flow, come si integra all’interno di uno stile di produttività qualitativa e i suoi vantaggi, entriamo più nel pratico e rispondiamo alla domanda: come entrare nello stato di flow?

Eliminare le distrazioni

Durante lo stato di flow si è così concentrati che non si fa nemmeno caso alle numerose distrazioni che ci circondano. Ma ahimè, neanche il più esperto coach di produttività e performance al mondo può resistere ad una chiamata insistente del telefono, o alle numerose notifiche che spesso ci bombardano durante il giorno. Mettere il telefono e il computer in modalità non disturbare o addirittura in modalità aereo è spesso una delle attività principali da fare per entrare nello stato di flow. Bisogna in altre parole avere un rapporto più coscienzioso con la tecnologia, e comprendere meglio il concetto di minimalismo digitale.

Prepara l’ambiente

Allo stesso modo, l’ambiente in generale dovrebbe essere privo di distrazioni. Quando si vuole entrare nello stato di flow bisognerebbe riuscire ad isolarsi il più possibile. Mettere delle barriere diventa quindi fondamentale come ad esempio la porta chiusa con scritto non disturbare e delle cuffie che isolano dal rumore esterno. Inoltre bisognerebbe far caso anche alla qualità della luce, e la pulizia dell’ambiente circostante. Per maggiori consigli su come ottimizzare l’ambiente ti consiglio questo articolo.

Fai ciò che ti piace

Come abbiamo visto essere coinvolti in attività che ci piacciono è uno degli elementi chiave per entrare nello stato di flow. Ma fare ciò che piace non è così scontato, questo perché spesso non sappiamo neanche noi cosa ci piace realmente. Ecco perché ti consiglio di approfondire il tema del life design, un percorso che ti aiuta a conoscerti meglio, e capire cosa ti piace realmente fare.

Comprendi l’importanza dei piccoli passi

Roma non è stata costruita in un solo giorno. Spesso ci troviamo paralizzati di fronte ad obiettivi troppo ambiziosi, perché ci sembrano immensi. Ricordiamoci però che nessuno pretende che le cose siano costruite dall’oggi al domani, e che anzi le opere, e le città eterne e solide, sono state costruite nell’arco di decine se non centinaia di anni. Ragiona sul lungo termine, e completa i piccoli passi che ti avvicinano a raggiungere la meta più grande.

Trova un vantaggio

Non sempre abbiamo la possibilità di fare ciò che ci piace. A volte, purtroppo, dobbiamo svolgere dei compiti che proprio non ci piacciono. Qui entra in gioco l’arte di farsi piacere anche le cose più difficili. Riuscire in quest’arte può fare un’enorme differenza tra chi riesce, e chi eccelle. Trovare dei vantaggi per le attività che non ti piacciono, ti aiuterà a vedere le cose con occhi diversi. Magari non riuscirai a fartele piacere, ma riuscirai almeno a farle con più interesse. In questo modo puoi aumentare il tuo livello di coinvolgimento con il compito da svolgere, che come abbiamo visto è uno degli elementi chiave per entrare nello stato di flow.

Impegnati a meditare

Abbiamo visto come entrare in uno stato di flow sia quasi una pratica meditativa. Per questo motivo inserire la meditazione all’interno della propria routine può aiutare enormemente a padroneggiare questo livello di performance. Meditare è una delle abitudini più difficili da implementare, ma è anche una di quelle attività che porta i maggiori benefici. Puoi iniziare con pochi minuti al giorno, per poi espanderli piano piano. Leggi il nostro articolo sulla meditazione.

Prenditi del tempo per godere di ciò che hai fatto

E infine, che senso ha impegnarsi a raggiungere i più alti livelli di performance se poi non ci si ferma a guardare i progressi fatti? Il senso di soddisfazione che deriva dal godimento dei propri risultati è un importante carburante per continuare ad entrare nello stato di flow. Quindi premia i tuoi risultati e sii felice per quello che hai raggiunto fino ad ora.

Stato di flow, scegliere la propria sfida

Un ulteriore concetto da apprendere per comprendere appieno lo stato di flow, è il rapporto tra la sfida, o l’obiettivo che ci vogliamo porre, e le competenze a nostra disposizione (o che vogliamo acquisire). Infatti, come viene mostrato da Mihaly Csikszentmihaly con un grafico, per raggiungere lo stato di flow è necessario che ci sia un equilibrio perfetto tra complessità della sfida e competenze richieste per raggiungerla.

In altre parole, l’obiettivo deve essere raggiungibile grazie alle nostre capacità, ma allo stesso tempo non deve essere troppo facile. Se fosse troppo semplice da raggiungere, ci si annoierebbe in fretta. Al contrario, se troppo difficile quasi da risultare impossibile, potrebbe farci arrendere prima ancora di provarci.

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Scarica questa tabella gratuitamente per avere sempre con te il riassunto dello stato di flow

Come è possibile vedere dal grafico in alto, lo stato di flow è in mezzo tra l’eccitazione e il controllo. L’eccitazione deriva proprio dalla difficoltà della sfida, che sentiamo difficile ma alla nostra portata. Il controllo deriva dalla sicurezza che abbiamo nelle nostre capacità necessarie per portare a termine la sfida.

Se l’obiettivo prefissato fosse troppo facile scenderemmo nella fase di rilassamento, mentre se il livello di sfida fosse troppo elevato andremmo incontro a stress e preoccupazioni, due acerrimi nemici dello stato di flow.

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