Catturare l’essenziale: istantanee di vita
Catturare l’essenziale: istantanee di vita

Spesso quando si parla di fotografia ci si riduce ai meri tecnicismi e le capacità di una macchina fotografica e dei suoi obiettivi. Dimentichiamo infatti uno degli aspetti più profondi dell’arte di catturare la luce, ovvero la capacità di catturare l’essenziale.
Parlando in questi termini, la fotografia dell’essenziale può arricchire la nostra vita, portandoci a riflettere sulle priorità e a vivere con maggiore consapevolezza. Attraverso semplici istantanee di vita, si ha l’opportunità di esplorare il potenziale espressivo della fotografia e di scoprire il significato profondo che si nasconde dietro ciò che appare semplice.
La fotografia e la filosofia minimalista
Per il mondo intero il 2020 ha rappresentato un secondo “anno zero“. La pandemia ed il lockdown hanno stravolto la vita moderna, facendo interrogare tutti su ciò che davvero conta. Non stupisce perciò che molte persone si siano avvicinate alla filosofia minimalista, facendo ordine e spazio sia da un punto di vista materiale che mentale, con l’obiettivo di riuscire a trovare maggiore serenità.
L’approccio minimalista come filosofia di vita, infatti, vuole accompagnare a ritrovare una forma di equilibrio interiore, focalizzando l’attenzione su ciò che genera significato e valore nella propria vita, liberandosi dalle distrazioni e dal superfluo: un vero e proprio tentativo di ricercare e catturare l’essenziale.
In questo contesto, la fotografia diventa un mezzo straordinario per catturare l’essenziale attraverso semplici istantanee di vita, attraverso le foto delle persone, degli attimi e delle esperienze che definiscono il nostro vissuto. Attraverso l’obiettivo, possiamo congelare istantanee di vita che raccontano storie senza parole, immagini che risuonano nell’anima e ci colpiscono nel profondo. La fotografia dell’essenziale diventa un modo per distillare l’infinità di dettagli del mondo che ci circonda, evidenziando solo ciò che è veramente importante.
Cosa vuol dire cogliere istantanee di vita
“L’essenziale è spesso invisibile; è solo il cuore, e non l’occhio, a poterlo cogliere, ma la macchina fotografica a volte sfiora tracce di quella sostanza.”
Isabel Allende
Partendo da queste parole della celebre scrittrice cilena Isabel Allende, possiamo aprire un’interessante riflessione sul cosa significhi cogliere, attraverso un obiettivo, istantanee di vita.
Catturare istantanee di vita va ben oltre il semplice atto di premere il pulsante di scatto di una macchina fotografica. Significa infatti avere l’abilità di cogliere ciò che è nascosto, ciò che risiede oltre l’apparenza superficiale delle cose. Tale abilità richiede un occhio sensibile, capace di percepire l’essenza e la sottile bellezza che spesso sfugge alla vista comune.
Tale sensibilità risiede nel cuore che, con la sua capacità di connettersi profondamente con il mondo che ci circonda, può rivelare l’essenziale. Attraverso capacità come l’empatia, possiamo cogliere la ricchezza di emozioni, storie e significati che si nascondono dietro ogni istante. È il cuore che ci guida a vedere oltre le apparenze e a riconoscere la bellezza intrinseca nelle persone, negli oggetti e negli ambienti che ci circondano.

Ed è la macchina fotografica, anche se imperfetta nel suo tentativo di catturare l’essenziale, ad essere lo strumento che può aprire una finestra e farci vedere concretamente tutto ciò. Attraverso l’obiettivo, abbiamo infatti la possibilità di cogliere istantanee di vita, di cogliere quei frammenti significativi della nostra vita o della vita dei nostri cari.
Cogliere istantanee di vita significa, quindi, sviluppare una sensibilità e una consapevolezza che ci consentano di vedere al di là delle quotidiana realtà. È un invito a rallentare, ad immergersi nel presente e ad abbracciare la bellezza e la complessità che si nasconde in ogni istante fugace.
Dare ordine al caos
Fotografare e catturare l’essenziale attraverso istantanee di vita non vuol dire però solo cogliere la bellezza che si cela negli istanti di tutti i giorni. Citando nuovamente la scrittrice Isabel Allende, che vedeva nella scrittura un potente strumento per “dare un ordine al caos“, anche la fotografia possiede tale potere armonizzante e “chiarificatore”.
Nella frenesia della vita moderna, dove siamo costantemente bombardati da stimoli visivi e digitali, la fotografia dell’essenziale diventa infatti un potente antidoto. Ci aiuta a riconnetterci con la nostra interiorità, a cogliere gli istanti preziosi e a valorizzare le piccole gioie che spesso trascuriamo. È una forma di meditazione visiva, un modo per coltivare la consapevolezza e l’apprezzamento per ciò che ci circonda.
Quando ci immergiamo nella fotografia, scopriamo che possiamo dare un senso all’apparente disordine che ci circonda. Il processo che risiede dietro ad uno scatto ci obbliga a concentrarci sull’essenziale. In questo modo, la fotografia diventa una sorta di filtro attraverso il quale distillare l’infinita complessità del mondo in immagini che trasmettono un messaggio chiaro.
Attraverso la lente della fotocamera, possiamo porre l’accento su elementi significativi, evidenziando dettagli che spesso passano inosservati nella vita quotidiana. Questo atto di selezione e messa a fuoco ci consente di dare un senso al caos, di organizzare il disordine in una composizione visiva che comunica emozioni e narra una storia.

Inoltre, il processo di scattare fotografie ci permette di entrare in uno stato mentale in cui il tempo sembra fermarsi, facendoci concentrare esclusivamente sul momento presente. Questo stato di immersività data dalla fotografia offre una fuga temporanea dal caos esterno, consentendoci di vivere un momento di calma e di connessione profonda con ciò che stiamo fotografando e con il momento che stiamo vivendo.
Allo stesso modo, quando osserviamo le nostre fotografie, possiamo ricordare quei momenti speciali, ritrovando significati ed emozioni di quell’istante. Le immagini che abbiamo catturato diventano frammenti di vita, ritratti di esperienze che altrimenti potrebbero essere state dimenticate.
Quindi, come era per Allende lo scrivere, il fotografare ci offre un modo per dare un ordine al caos, per trovare un senso e una struttura nel mondo che ci circonda. Attraverso la selezione, l’inquadratura e la narrazione visiva, la fotografia diventa uno strumento potente per trasformare il caos in armonia e per catturare l’essenziale della vita stessa.
Conclusione
Attraverso un’ampia riflessione abbiamo dunque compreso che la fotografia ci permette di preservare quegli istanti significativi della nostra vita. Catturare istantanee di vita significa creare un legame emotivo con ciò che ci circonda, scoprendo le connessioni che ci uniscono all’umanità e di apprezzare la meraviglia e la poesia della vita stessa.
In definitiva, cogliere istantanee di vita significa avere la capacità di percepire l’essenziale che si cela dietro ogni momento. È un’arte che richiede un cuore aperto e un occhio attento, che ci consente di guardare oltre, facendoci abbracciare la profondità e la bellezza che si nasconde dietro ogni istante fugace.

Made in Puglia, vivo e studio a Como. Laureato in mediazione linguistica, sono da sempre appassionato di tecnologia, design e minimalismo, cercando il bello e l’utile in ogni cosa. Nel tempo libero studio il mondo per immagini con la mia macchinetta fotografica.