L’essere umano come un cyborg, un pensiero sulla società moderna
L’essere umano come un cyborg, un pensiero sulla società moderna
Se c’è una cosa che caratterizza l’essere umano moderno, è senza dubbio il suo accesso ad una tecnologia senza precedenti. Ciò che a noi oggi sembra normale, era impensabile anche solo una ventina di anni fa. Spostarsi nel giro di poche ore da un continente all’altro; parlare a distanza di centinaia di migliaia di kilometri in tempo reale; avere accesso alla gran parte della conoscenza umana nel giro di pochi click.
La nascita dei cyborg
Tutto questo un tempo sarebbe stato definito come stregoneria: parlare istantaneamente da una parte all’altra del mondo è stato per millenni attribuito alla telepatia; così come lo spostarsi in tempi rapidi al teletrasporto. Possiamo dire che l’essere umano moderno, sia diventato ormai un cyborg.
Questa parola non è da interpretare con un’accezione negativa, ma rappresenta la definizione perfetta dell’uomo di oggi. Un essere che è in grado, tramite la tecnologia, di aumentare le sue capacità fisiche e mentali, che è proprio ciò che rende tali gli uomini del ventunesimo secolo.
Potremmo addirittura dire che l’era moderna coincide con la nascita dei cyborg, e questo include tutti gli errori e problemi che un simile evento può provocare. L’incremento così rapido dell’era tecnologica porta con sé infatti molti dubbi e perplessità, che sarebbe opportuno affrontare, soprattutto se pensiamo ad una delle più grandi rivoluzioni della nostra epoca: i social network.
I problemi della società moderna
La diffusione di notizie false, infatti, non è mai stata coì elevata. In altre parole, nessuna società prima d’ora ha dovuto fare i conti con un numero così alto di fake news che portano centinaia di migliaia di persone a compiere azioni basate su fatti falsi.
La cosa potrebbe spaventare ancora di più se pensiamo al deep fake, ovvero la diffusione di video falsi, manipolati tramite intelligenza artificiale e computer grafica, che si diffonderanno a macchia d’olio nel giro dei prossimi anni.
Ma questo non è l’unico lato oscuro dei social media, la faccia nascosta della medaglia è costituita anche dai danni psicologici con la quale stanno facendo i conti tantissime persone in tutto il mondo.
Nell’era dei social, essere persone “normali”, con una vita “normale” è visto come qualcosa di banale ed evitabile. Questo porta tantissime persone a cercare disperatamente di condurre una vita più “instagrammabile” possibile, e risultare così interessanti agli occhi degli altri. Tutto ciò crea un senso di inferiorità terribile, che aleggia nelle menti di tantissime persone, soprattutto i più giovani.
Se da un lato abbiamo dunque i cosiddetti boomer, nati negli anni 70/80, più soggetti alle fake news, dall’altro lato abbiamo i millennials e la generazione x, che vivono quotidianamente il senso di inferiorità paragonandosi agli influencer che dominano la scena dei social network.
Se da una parte, quindi, la contaminazione tecnologica con cui stiamo facendo i conti, ci conferisce poteri quasi magici, possiamo notare come il prezzo da pagare sia decisamente alto.
La diffusione di emozioni e sentimenti come odio, frustrazione e depressione, non è mai stata così grande e rapida all’interno di una società. E in questo modo, l’essere umano moderno, o meglio ancora, i neonati cyborg, si ritrovano ad affrontare problemi giganteschi, senza un giusto supporto da parte della società e dello stato, dal momento che tutta l’umanità deve fare i conti con l’inesperienza che porta con sé un evento di tale portata.
Il futuro tecnologico
Ma la tecnologia affascina così tanto l’uomo, che viene difficile pensare ad un mondo che non vada in quella direzione. Auto a guida autonoma, robot che svolgono i più disparati lavori domestici, algoritmi che risolvono problemi che richiederebbero secoli, nel giro di qualche ora, come potrebbero i neonati cyborg rinunciare a tutto questo?
E infine, un altro elemento su cui riflettere, è la creazione del Metaverso, portata avanti da Mark Zuckemberg, lo stesso uomo che ha creato il meraviglioso e tenebroso mondo dei social network.
Il Metaverso sarà un universo virtuale, in cui la libertà di espressione e movimento sarà senza precedenti. Con gli occhiali della realtà virtuale, sarà possibile catapultarsi in un vero e proprio mondo immaginario, e questo futuro è più vicino di quanto possiamo immaginare.
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Quali sorprese porterà con sé questo nuovo modo di vivere la realtà? E quali altri problemi ci troveremo ad affrontare quando questo futuro arriverà? Che fine farà la società individualista che ha caratterizzato il mondo moderno? Sono tutte domande a cui è ancora presto dare una risposta, ma che vale la pena porsi, per non farsi trovare impreparati, e intrappolati, in un futuro più grande di noi, il futuro dei cyborg.
L’importanza del business consapevole
L’essere umano, in questo scenario incerto e pieno di insidie, ha bisogno di più consapevolezza. Da qui nasce la riflessione sull’imprenditore moderno. Il business è un aspetto sempre più importante all’interno della società, e il ruolo e la figura dell’imprenditore è sempre più interconnesso con la direzione che prende il mondo.
Lo abbiamo visto poco sopra citando Meta, così come Google e Uber per le auto a guida autonoma. Nel mondo dei futuri cyborg, è necessario parlare di economia della consapevolezza, e di come i futuri imprenditori si prendano cura del benessere dell’umanità intera.
Founder di Mudesk. Amo la filosofia minimal e la produttività. Nella mia vita sono riuscito a raggiungere livelli di efficienza molto elevati, studiando per una magistrale in inglese e facendo altri 2 lavori più un progetto personale. Mi sono reso conto però del prezzo da pagare, così ho iniziato a cercare l’essenziale, a selezionare meglio e fare solo ciò in cui posso apportare il massimo valore.
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