Diventare life designer: passare da vittime a creatori del proprio destino
Diventare life designer: passare da vittime a creatori del proprio destino
Se hai già letto qualche articolo sul tema del Life Design, avrai capito che il nostro destino, al contrario di come molti pensano, non è già segnato in base a quali esperienze o che tipo di educazione abbiamo ricevuto nei primi anni della nostra vita. Per quanto invadente o persuasivo possa essere il nostro passato, non è, per fortuna, in grado di modificare il nostro DNA, né è tantomeno in grado di toglierci la capacità di scegliere e cambiare.
Nell’articolo introduttivo sul life design, abbiamo parlato di come ci possano essere due grandi modi di guardare la vita: sentirsi vittime o designer. Abbiamo anche visto che ciò non è immutabile, e magari ognuno di noi in una fase della propria vita si è sentito più vittima o più designer. Uno dei temi cruciali consiste però nel mindset, ovvero nel modo di osservare la realtà e la propria vita. Ma come possiamo cambiare il nostro mindset, da vittime a designer, e iniziare, quindi, ad assumerci la responsabilità?
Accettarsi senza compromessi è la base per il nostro miglioramento. Divenire consapevoli di ciò che siamo e di ciò che vogliamo essere e diventare. Pensare di vivere ogni giorno rendendolo l’occasione per essere un passo più vicino al tipo di persona che vogliamo essere.
Dobbiamo avere fede in ciò che sentiamo e nei cambiamenti, indispensabili per la nostra evoluzione.
La potenza delle parole
Come dicevamo sopra, riprendendo l’articolo, ognuno di noi ha una percezione ed una coscienza differenti a seconda delle sue esperienze di vita. Le parole, però, hanno il potere di modificare le vibrazioni intorno a noi; se ben utilizzate, possono, quindi, migliorarci. Alcuni termini che utilizziamo possono essere chiavi di accesso a livelli superiori della nostra coscienza, entrando nella nostra mente possono diventare amici o nemici di noi stessi e trasformarci.
E’ importante comprendere la loro influenza ed essere consapevoli che tendenzialmente i pensieri negativi sono più potenti di quelli positivi.
Ecco perché occorre prestare attenzione al fatto che la nostra volontà sia focalizzata a creare pensieri costruttivi, impegnarsi ogni giorno affinché ciò accada.
Lo sforzo è necessario, sempre.
Attraverso le parole che usiamo per descrivere, per parlarci e commentarci, per non dire giudicarci, creiamo il nostro mondo, la nostra visione di esso e soprattutto di noi stessi.
Occorre cambiare
Se i nostri pensieri non sono come li vogliamo la soluzione è rompere gli schemi della mente. Si inizia pian piano trasformando il linguaggio che si usa abitualmente. È questione di scelta tra quali parole decidiamo di usare, di rivolgere a noi stessi in primis. Un esempio pratico è l’entusiasmo, grazie al quale si acquista coraggio e voglia di vivere. Esso non ammette giudizi negativi né pensieri demotivanti.
Abbiamo sempre la possibilità di cambiare le sorti e trovare qualcosa di positivo trasformando la nostra visione del momento e di noi stessi in quell’istante.
Il dialogo interiore
Per migliorare il nostro dialogo interiore cerchiamo creare una visualizzazione (un insieme di idee e pensieri) chiara, che corrisponda al più bello e creativo dei nostri sogni, di che tipo di persona vogliamo diventare. Per il nostro cervello un’idea è un’idea, reale o immaginaria che sia per lui sono la stessa cosa; nostri pensieri, influenzando la nostra forza e la nostra energia, sono in grado, quindi, di rendere reale la nostra visione di noi.
A volte è difficile evitare i pensieri negativi che ci frullano testa, ma possiamo provare a sostituire con pensieri più positivi perché in ogni momento è un solo pensiero ad occupare tutto lo spazio.
Per immergerci in questa visione ed assumercene la responsabilità occorre fare mente locale dei nostri punti di forza, delle nostre qualità e cercare di trasformare, invece, le nostre credenze limitanti che scaricano la responsabilità di quanto ci sta accadendo il nostro passato o agli altri e facendoci vedere il nostro presente come una bolla negativa; c’è sempre un’altra possibilità, un’altra spiegazione un altro punto di vista.
Dalle parole alle azioni
Un piccolo aiuto sta nel togliere le negazioni (“Non riuscirò mai a correre perchè non ho abbastanza tempo ” può diventare→ “posso imparare ad organizzarmi diversamente e ritagliare mezz’ora a settimana per fare una corsetta”)
Togliere gli assoluti (mai/sempre, tutti/niente) “Andrà sempre così”
Non parlate di credenze limitanti al presente passando da “non sono capace” al “non ero capace, ma posso scegliere di provare e riprovare fino a quando troverò il mio modo di riuscire”.
Alcuni mantra che possono essere d’aiuto per migliorare il nostro dialogo interiore:
- Sono capace di influenzare la mia realtà;
- Sto bene perchè sto imparando ad ascoltarmi e capire cosa mi piace;
- Ho la forza per raggiungere i miei obiettivi;
- So prendere le decisioni giuste per il mio benessere;
- Sono disponibile al cambiamento;
- Nutro stima e fiducia in me e nelle mie capacità;
- Smetto di criticare per scelte che ho fatto in passato;
- Sono inarrestabile in questo percorso di consapebolezza e cambameto.
Porre attenzione a quali parole scegliamo per rivolgerci a noi stessi è una di quelle consapevolezze che ti aiuta a cambiare prospettiva/ modo di vedere le cose quindi come si pensa e si agisce (ricordano che, poi, occorre anche molta pratica per cambiare gli schemi di base del pensiero).
Cambiando prospettiva di come vediamo le cose, iniziamo a pensare e ad agire di conseguenza!
Cambia visione del tempo
Visto che siamo in tema di cambio di visione, vorrei che portassi l’attenzione anche al modo in cui guardi il tempo. Molti di noi vedono il tempo come un nemico, come qualcosa che ci toglie, che ci fa diventare vecchi e stanchi. In realtà, anche in questo caso è tutta una questione di mindset, e anche il tempo può essere visto in modo positivo. A tal proposito ti consiglio di leggere l’articolo sul tema tempo e inconscio.
Počemučka, che in russo significa “una persona che fa e si fa troppe domande”, è esattamente come mi descriverei!
Il resto del tempo sono una ragazza di 27 anni, laureata in scienze della formazione (ovvero sono una maestra), che adora leggere e fare sport. Nell’ultimo anno mi sono avvicinata allo yoga (che adoro), alla meditazione ed al mondo del minimalismo (di cui sono ai primi approcci) e mi stanno cambiando la vita!